I laboratori

Il movimento è parte del laboratorio

Nel corso del secondo laboratorio, Luigi Martino ha invitato i ragazzi a conoscere lo spazio nel quale si muovevano, immaginando di creare un percorso tra centro e periferia: un'esperienza arteterapeutica di “teatro-movimento” a finalità pedagogica.

Il modello di riferimento sul quale si strutturava l'intervento è quello Bioesistenzialista elaborato da Vezio Ruggieri. Secondo tale modellistica al centro di qualsivoglia intervento relazionale la posizione dell'individuo è centrale. Ognuno di noi è unico ed irripetibile, la nostra proposta è di valorizzare l'unicità dell'individuo. L'intervento pedagogico visto in quest'ottica non si propone di trasferire concetti preformati richiedendo all'utente di adattarsi ad essi, ma propone in relazione al contesto di apprendimento la costruzione di tali concetti partendo da quelle che sono le caratteristiche imprescindibili che caratterizzano la soggettività.

Nel caso specifico è stato affrontato il tema “immigrazione-emigrazione”. In primo luogo abbiamo inteso questo fenomeno come un'attività sociale dell'uomo che può essere intesa come un modo di “occupare uno spazio” sia esso fisico che sociale. La proposta agli utenti è quella di un percorso esperienziale diviso in tappe successive nelle quali l'utente prende contatto inizialmente con il proprio spazio personale, successivamente lavora sulla gestione del proprio spazio, e infine le esperienze sono tese alla condivisione degli spazi personali degli utenti. La fase finale dell'intervento consiste nella costruzione dei concetti “immigrazione-emigrazione” sulla base dei vissuti registrati nella prima parte esperienziale.

FROM: Youtube